da Vincenzo Rocchino, Genova
L’orologio del capo è fermo, dal 1994, sull’ora dedicata all’insulto di magistrati, istituzioni (al primo posto il Presidente della Repubblica del quale studia come prenderne il posto), giornalisti, delle opposizioni (tutte), della sinistra e di quanti si oppongono al suo meraviglioso “governare”; di quanti non vogliono capire che la sua persona è degna solo di essere benvoluta, amata, leccata, ossequiata; insomma tutti dovrebbero trattarlo come lo tratta Minzolini. Una volta questo privilegio era di Bruno Vespa; come s’è visto, c’è chi sa fare di meglio.
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