da Silvia Palombi
Martino, zelante abate di Asello, passò i suoi guai per la disattenzione. Quel che voleva iscrivere sulla porta della sua abbazia, l’ospitale: “Porta patens esto. Nulli claudatur honesto” (La porta sia sempre aperta. Non sia chiusa per nessun uomo onesto) divenne, solo spostando il punto, “Porta patens esto nulli. Claudatur honesto”. A Martino costò la cappa, simbolo della carica di abate del monastero.
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