da Gianni Guasto
Insomma, questo Nobel a Obama più che un premio sembra un peso di cui non si sentiva il bisogno. Ha contribuito a scatenare le voglie e le gufaggini di quelli che Obama non lo digeriscono e lascia un sapore insipido in bocca a quanti sperano in lui. Con l’aggravante che, se alla fine non avrà fatto bene, quel premio immeritato sarà una specie di macchia, e se avrà fatto bene nessuno potrà più ridarglielo. Non si rovina così uno stato nascente.
Non si poteva dire meglio (csf)
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