da Januaria Piromallo (www.bellaedannata.com)
Guai a chi osa criticare Baaria…Dopo che mi hanno sfinito la m..chia ( pardon, ma ho perso il conto di quante volte e’ nominata nel film)… Non c’era salotto televisivo che non ospitasse almeno una delle 2mila comparse del feuilletton siculo/tornatoriano. Non c’era copertina che non fosse dedicata alla schiantosa Made’. Dunque mi sono buttata anche io nella mischia della fila del botteghino per andare a vedere Baaria. Al primo tentativo ho dovuto ripiegare sul sempre stupefacente Tarantino, al secondo tentativo eccomi seduta al fianco del mio amico critico letterario e cinematografico Beppe Gallo.Ecco i 6 motivi per pensarci su’ prima di andare a vedere Baaria: 1) La trama e’ deboluccia, manca un filo rosso. 2) Dentro c’e’ di tutto da Mussolini, alla nascita del comunismo,passando per la riforma agraria, dalla rinascita del dopoguerra al consumismo dei nostri giorni. E c’e’ perfino un auto/compiacimento del poetico “Cinema Paradiso”.3) La fotografia e’ catturante, ma non basta. I protagonisti sono bellissimi e bravissimi, sconosciuti fino a ieri.4) La metafora della mosca “sacrificata” nella trottolina di legno ne’ io ne’ Beppe l’abbiamo capita. Tornatore, la prego ce la spieghi.5) Se fosse durato un’oretta in meno sarebbe stato meglio per tutti.6) Da un punto di vista esclusivamente maschile: c’era pure la Monica Bellucci ma nella focosita’ di un amplesso amoroso nessuno se ne e’ accorto. Peccato.La candidatura all’Oscar e’ come il Nobel alla Pace a Obama. C’era di meglio… della panna montata!
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