da Carla Bergamo, S. Paulo
Partita Flamengo-São Paulo al Maracanã di Rio. 57000 persone che se ne guardano bene dal gridare insulti razzisti. In Brasile non si può più, pena la prigione: lungo gli spalti circolano poliziotti pronti ad ammanettare chiunque si azzardi. In compenso, sono permessi i cori omofobici e, dato che il São Paulo ha un’immeritata fama di essere una squadra di “signorine” durante tutta la partita non è mancata fantasia (“la squadra del São Paulo ha solo culatoni” eccetera eccetera). Quando un branco è maleducato, ignorante e socialmente instabile, la legge serve poco, ossia, un’altra maniera per non risolvere i veri problemi che stanno dietro alle aggressioni verbali e fisiche di chicchessia.
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