Gian Antonio Stella, il giorno dell’approvazione del condono edilizio, parla col sindaco di Eboli, uno che con la sua amministrazione ha buttato giù 437 case abusive per affermare l’idea di uno Stato serio. La più radicale operazione di bonifica mai fatta in Italia.“Fu lì che, miracolo, apparve lo Stato. Lì che si saldò l’alleanza ebolitana tra la sinistra perbene e la destra perbene, tra la giunta rossa e un giovane magistrato di nome Angelo Frattini e il prefetto salernitano Natale D’Agostino, che si tirò dietro la polizia e i carabinieri e la Forestale e la Finanza… «Un uomo straordinario», ricorda Rosania. «Quando arrivammo al punto di svolta disse: “Allora: ci stiamo tutti? Tutti convinti? Attenzione, perché da questo momento nessuno può più tirarsi indietro”. Non me lo scordo, quel giorno. Chi non è del Sud non può capire fino in fondo: lo Stato! A Eboli c’era lo Stato!»” scrive Stella. Tutto l’articolo, amarissimo, in DOCUMENTI.
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