da Paolo Beretta
Non sono d’accordo con Alessandro, questa volta, per un semplice motivo: la distribuzione ha a che fare con la disponibilita’ geografica dell’energia, non con la sua fornibilita’. Una distribuzione carente rende impossibile accendere un tostapane in montagna, ma qui il problema era che il filo, pur arrivando in montagna, non aveva corrente. Resta da capire come mai un assorbimento piu’ che dimezzato (alle 3:30 di una notte d’autunno) non sia stato subito compensato attivando le risorse energetiche disponibili di giorno (idro o termoelettrico), cosa normalmente realizzata le mattine dei lunedi’. Mi viene veramente il sospetto che qualcuno abbia voluto forzare la mano per la costruzione di nuove centrali. Spegnendo la luce.
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