da Giovanni Pozzi, Marina di Carrara
Premetto di essere un laureato in ingegneria del Politecnico di Milano e di essere distante mille miglia, dal punto di vista ideologico/politico, dal ministro della Giustizia Roberto Castelli. E’ indubbio, a mio parere, che l’accostamento del termine ingegnere al nome del ministro, (…) ha assunto anche un vago sentore di spregio della laurea in ingegneria, come se si trattasse di cosa di poco conto. Un pò come se si dicesse: ma cosa volete che combini costui, è solo un ingegnere! Di qui l’intervento del collega Stanca, che, proprio perchè rivolto agli ingegneri, non mi sento affatto di biasimare.
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