Ormai sono andato tranquillo, anche se in occasione di questa terza alzata antelucana forse per il sonno, forse per il caldo, ho incespicato molto nella lettura del giornali. Filippo da Torino ha affrontato il tema dell’Europa, Wanda, sempre da Torino, si è chiesta come mai ci si dimentica che tutti, ai tempi, erano per Milosevic, Chiara, di Brescia, ha voluto ritornare sul tema degli incendi e della legge sulle zone distrutte dal fuoco, Sergio, di Genova, ha ricordato i tempi in cui i processi venivano insabbiati, Siro, di Ostia, ha telefonato mentre dalla finestra vedeva le colonne di fumo che salivano dalla pineta di Castelfusano, Silvano, da Roma, si è chiesto chi pagherà la devoluzione (a questo proposito io ho fatto lo spiritoso, ma non tutti mi hanno capito, dovrò cercare di essere più chiaro), Maria Antonietta, di Tempio Pausania, è ritornata sulle scorie nucleari così come Camillo, di Latina. Infine Paolo, di Monselice, ha parlato del digiuno di Pannella per Sofri e Francesco di Pescara del ritrovamento del cannone austroungarico sulle Alpi. Domani quarta giornata, quarta alzataccia.
Claudio Sabelli Fioretti
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