L’argomento del giorno, evidentemente, erano i 66 milioni di euro piovuti in Brianza, Me ne sono accorto fin dalla mattina presto quando Flora, la giornalaia, consegnandomi i giornali, mi ha detto: “E lei che cosa ci avrebbe fatto?”. E la prima telefonata ( Ugo dall’Umbria) è stata subito in tema: troppi soldi a un solo vincitore. Io gli ho risposto che pur essendo contrario a lotto e lotterie trovo del tutto preferibile una vincita monstre che tante piccole vincite. I sogni vanno coltivati. Poi ha telefonato Massimo da Todi, chiedendo chiarimenti sui due interventi, da destra e da sinistra, sulle Commissioni parlamentari. Io gli ho risposto che il Giornale, probabilmente, aveva male interpretato l’intervento di Manzella sulla Repubblica. Giorgio, da Brescia, ha fatto un discorso su Hamas ed Arafat. Io gli ho risposto come rispondo sempre: non voglio entrare nel tifo da stadio a favore o contro israeliani e palestinesi. Ma comunque mi sembra che chi sta peggio siano i palestinesi. Nino, in vacanza in Valtellina, si è definito apartitico (parola che non mi piace) e ha detto che prima o poi scenderanno in piazza i pensionati e ha criticato il ministro Marzano. Io gli ho detto di ricordarsene la prossima volta che vota. Rocco, in vacanza a Maratea, è tornato sul problema delle scorie nucleari. Sinceramente: del suo intervento ho capito poco. Solo che a occuparsi del problema avrebbero dovuto metterci un tecnico, non il generale Jean. Francesco da Torino ha affrontato l’argomento degli anziani abbandonati nelle città-forno. Ha detto: ma con che coraggio Sirchia ha criticato i comuni dopo che nell’ultima finanziaria sono stati tagliati i fondi all’assistenza? Ovviamente gli ho dato ragione ricordando anche che peggio ancora stanno i carcerati. Giuseppe, da Siena, ha parlato di incendi. Ma il suo intervento è stato un po’ confuso. Infine Edgardo ha riaffrontato il problema di Israele. A lui ho ripetuto quello che ho sempre detto. E’ una tragedia che coinvolge due popoli che forse sono meno colpevoli di quanto non lo siano le nazioni che li sostengono.
Claudio Sabelli Fioretti
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