LUCIO STANCA, il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, difende Roberto Castelli, ministro della Giustizia, dall’accusa che gli hanno rivolto di “essere un semplice ingegnere”. Fin qui tutto bene. L’accusa è cretina. Ma dice Stanca: “Voglio esprimere a tutti gli ingegneri la mia solidarietà e simpatia per il loro bagaglio professionale e la loro preparazione specifica”. E perché mai? A tutti? Anche a quelli che sbagliano il calcolo del cemento armato? Anche a quelli che costruiscono ponti che crollano, palazzine che sprofondano? Anche a quelli che prendono mazzette sugli appalti?” E’ cretino accusare uno di essere un semplice ingegnere, ma è meno cretino cogliere l’occasione per elogiarli tutti, indistintamente? E soprattutto, perché parlare di ingegneri quando l’argomento è l’incompetenza di un ministro della Giustizia?
RAGHDAD HUSSEIN, primogenita di Saddam, intervistata alla televisione, ha mandato un saluto caloroso al padre. Avrei già qui qualcosa da ridire. E’ vero che le colpe dei padri non debbono ricadere sui figli, ma allora i figli stiano un po’ attenti. Non parliamo di un padre qualunque, parliamo del più gran macellaio degli ultimi trent’anni (spero che a questo punto il ministro Stanca non esprima la solidarietà e simpatia a tutti i macellai per il loro bagaglio professionale e la loro preparazione specifica. Ministro, la prego, è una metafora). Raghdad spiega: “Era un padre e un nonno molto buono e amorevole, con un grande cuore”. D’accordo, padre e nonno dal grande cuore. Ma come suocero fu pessimo quando uccise il marito di Raghdad.SILVIO BERLUSCONI, premier e tessera 1816, fu condannato una volta per falsa testimonianza. Poi intervenne, se ben ricordo, una prescrizione. Ma, ricorda Marco Travaglio, l’abitudine a mentire non l’ha persa. Secondo il giornalista e scrittore bestia nera del nostro presidente del consiglio, Silvio mente con una velocità degna dei migliori sprinter. Dice una bugia ogni 73 secondi. Travaglio ha contato le bugie che Berlusconi avrebbe detto durante le sue dichiarazioni spontanee (115 minuti) rese davanti al tribunale di Milano il 5 maggio e il 17 maggio: 85. E qui finalmente possiamo finalmente annunciare di aver colto in castagna Travaglio. 85 bugie in 115 minuti fa una bugia ogni 81 secondi. Visto che hanno ragione quelli che accusano Travaglio di essere un comunista in malafede. (Ministro Stanca, vogliamo esprimere la solidarietà anche a tutti i comunisti per il loro bagaglio professionale?) Rifatti per benino i conti possiamo affermare tranquillamente che il premier procede alla velocità di sole 44 bugie all’ora. Ma con spunti da gran velocista. Per esempio la frase “De Benedetti ricorse in Cassazione, ricordo i nomi che facevano parte della Corte in quella occasione, Giovanni Tamburino, di Magistratura Democratica”, fu pronunciata in dieci secondi. Poiché – ricorda Travaglio – Tamburino non si occupò del processo Sme, non ha mai lavorato in Cassazione e non è di Magistratura Democratica in questo caso la velocità è stata di 1080 bugie all’ora.
Claudio Sabelli Fioretti
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