da Gianni Da Vià
Boncompagni dice che lo fa incazzare l’oncologo con il calice di Bellini nella terrazza romana perchè un medico deve andare a letto presto la sera e sobrio. Quindi neanche due penne fredde in piedi da Maria Angiolillo per Umberto Veronesi. Nessuno vuol trovarsi fra i piedi un oncologo evocatore di infauste prospettive nelle serate rinfrescate dal ponentino specie quando si ha una morosa giovane e bella. Beato lui.
Vogliamo appassionarci al problema delle serate dell’oncologo? (csf)
Nessun commento.
Commenti chiusi.