da Massimo Puleo, Cefalù
E’ stupefacente la quantità di aprioristica avversione al povero Ponte (inutile specificare quale). Alcune motivazioni di tale avversione sono a dir poco stucchevoli. Qualche esempio: 1) gli uccelli ci andrebbero a sbattere; 2) l’ombra spaventerebbe i cetacei; 3) in quelle zone è previsto un terremoto catastrofico, tanto vale spendere quei soldi altrove; 4) la mafia si arricchirebbe; 5) i traghetti sono più romantici.Coloro che manifestano tali idee si dividono, a mio avviso, in due grandi gruppi: gli “ambientalisti integrali” e i “razzisti infrastrutturali”. Riguardo ai primi penso che non facciano un buon servizio alla causa dell’ambientalismo vero, quello che si batte per la salvaguardia del pianeta, delle biodiversità, contro l’abusivismo, ecc.. Quelli che mi fanno più rabbia sono gli appartenenti al secondo gruppo, i quali pensano che realizzare infrastrutture al Sud sia un inutile spreco di danaro pubblico (segue oltre le 500 battute)
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