Mettetevi nei panni di un iracheno pacifico. Ha avuto il suo da fare per anni e anni con quel macellaio di Saddam. Magari è uno di quelli che anni fa fu tentato di rivoltarglisi contro, spinto dagli americani, prima, e abbandonato dagli americani, dopo. E Saddam gli ha massacrato parenti ed amici. Poi, qualche mese fa, sempre gli americani, decidono che il suo Paese deve diventare democratico e cominciano a bombardare. Magari, una bomba un po’ più cretina delle altre, gli massacra di nuovo parenti ed amici. L’iracheno pacifico non ne può più e accetta di guidare una betoniera carica di esplosivo che fa una strage. Bene, è nato il terrorista. Non è andata così, sicuramente, ma sarebbe potuta andare così.
Claudio Sabelli Fioretti
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