da Giovanni Morini, Rovereto
Caro CSF, l’altro giorno, a Lavarone, ti sei detto sicuro dell’indipendenza del Corriere, anche dopo il cambio di direzione. Io penso che il controllo mediatico di cui gode il nostro Presidente del Consiglio origini un condizionamento generale che prescinde dalla proprietà diretta e non necessita, per esercitare la propria influenza, di forme esplicite di dipendenza e indirizzo. Sono convinto che chi ha famiglia, tra le categorie che fanno opinione – giornalisti, scrittori, cantanti, attori, comici, presentatori, meteorologi, pubblicitari – non può non chiedersi come piacere o, quantomeno, come non dispiacere a Berlusconi. Ne va del suo lavoro, della sua carriera, del pane per sè e per la sua famiglia. E’ una dipendenza di fatto che esiste anche se, in linea ipotetica, Berlusconi non la volesse. E’ questo che fa del binomio democrazia/Berlusconi una contraddizione in termini. (…)
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