da Giuseppe Merola
Ritengo incredibile l’affibbiare l’etichetta di antimericanismo a coloro che fanno delle constatazioni riguardanti il comportamento di quel Paese. Una per tutte: nel Paese che ritiene di essere la culla della libertà e della democrazia: 1) fa un po’ riflettere che in molti dei suoi Stati viga ancora la pena di morte: 2) in presenza di questa pena, provoca irritazione il suo sindacare sul livello dei diritti civili di altri Paesi (cosa che la Cina, nella tragicità del fatto, almeno non fa): 3) consenta ai parenti della vittima di assistere all’esecuzione del condannato.
Le etichette, come lei ben sa, sono sempre una sciocchezza. Ricordo quando nel 68 davamo del fascista a chiunque non fosse d’accordo con noi. Adesso c’è uno che dà del comunista a chiunque non sia d’accordo con lui, anche a un democristiano come Luttazzi, un conservatore come Travaglio, un liberale cone Biagi. (csf)
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