Febe Cavazzuti Rossi mi scrive una lettera (ma non è la sola, ne ho ricevute a decine) contestando la mia posizione non contraria aprioristicamente alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Vi riporto qui la mia risposta.
“Cara Febe, ma perché è così difficile discutere? Perché si esagera sempre? Perché si fa dire agli altri quello che non hanno mai detto? Io non voglio la distruzione degli uccelli migratori. Dico solo che non sarà la costruzione di un ponte a compromettere la loro sopravvivenza. Le grandi opere possono essere grandi scemate ma possono anche essere il volano del progresso. La Pietà di Michelangelo è una grande opera. Ma Michelangelo poteva occuparsi delle marmotte invece che perdere tempo a scolpirla. L’autosole fu accompagnata da grendi polemiche ma come sarebbe la nostra vita, perfino la nostra democrazia, senza un’arteria che unisca il nord e il sud? E ricorda le polemiche sulla Tv a colori? Niente di più inutile. Vuole tornare al bianco e nero? Rinnovare la nostra rete ferroviaria sarebbe una grande opera. Lei è contraria anche a questo? Le dighe sulle nostre alpi ci danno corrente. Sbagliate anche quelle? Le metrolitane sotto Milano e Roma sono grandissime opere, anche insufficienti. Che ne vogliamo fare? Ripeto: discutiamno se il Ponte sullo Stretto serve, se può fare danni, se è a rischio. Ma essere contro il Ponte ideologicamente è una sciocchezza secondo me”.
Claudio Sabelli Fioretti
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