da Andrea Testa
Egregio Sig. Grondona, forse è solo per superficialità che esibisce una tale intolleranza verso i ciclisti, dilettanti o meno che siano? Lei non ha mai probabilmente provato a pedalare oltre 100m da casa sua, ma se le fosse capitato forse, ma non è detto, avrebbe capito in che condizioni versano le nostre strade ed in quali acrobatici zig-zag ci si deve produrre, per con cadere di sella alla prima buca nell’asfalto. Il tutto, ovviamente, fra una folla di arroganti automuniti-noncervellomuniti che si adontano se non gli riconosci il diritto di passarti a 20 cm alla velocità di decollo di un Tornado e che, con la mano che non usano per tenere il telefonino, ti mandano sgarbatamente a quel paese. Non ha però tutti i torti, ostinarsi a pedalare in una nazione completamente sfornita di piste ciclabili ed invece abbondante di simili automobilistai arroganti e maleducati, è effettivamente da pazzi, e ai pazzi bisogna pur impedire di mettersi in pericolo da soli. Consoliamoci, 20 punti fan presto ad andar via…
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