da Peter Freeman
Caro Csf, ci siamo dentro fino al collo, te li dico io. Mi sono anche chiesto se la profezia di Indro Montanelli (l’unico rimedio contro Berlusconi e’ somministrare agli italiani massicce dosi di Berlusconi) abbia davvero un fondo di verita’ o non sia fin troppo ottimistica. Vedremo, alla fine della legislatura mancano quasi tre anni. Certo, le lezioni di cultura umanistica (kultur) che Bossi ci ammanisce periodicamente dalle pagine di questa o quella testata (e chi ha stomaco non si perda le interviste a 360 gradi di Gigi Moncalvo al Senatur su Telepadania) sono una delizia, roba per palati fini. Ma l’impressione, dolorosa ma vera, e’ che qui sia in atto uno sfondamento culturale: le massicce dosi di Berlusconi altro non sono che massicce dosi di Italia (o almeno del 50 per cento del Paese) somministrate all’Italia stessa. Qualche mattina fa ho sentito con le mie orecchie un telegiornalista (un giornalista?) presentare l’ultimo libro di Erri De Luca. Ha voluto, lo sventurato, leggerne le prime righe agli spettatori per poi magnificarne l'”insaipit” (scrivasi “incipit”). Proprio cosi’, pronunciato all’inglese. Ho cercato una pistola ma non l’ho trovata. Ma medito ormai di trasformarmi in serial killer. Il mio e’ un programma politico, non una minaccia.
Dio ci salvi dai corsivisti di Ballarò. Sono tutti comunisti, odiano Berlusconi e pretendono che Bossi indossi lo smoking e parli in italiano. Io sono d’accordo con Montanelli, caro Peter. Massicce dosi di Berlusconi e fra 30 anni vedrai si toglierà dai coglioni. Saic transait gloraia mundai. (csf
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