da Gianluca Freda
L’assegnazione di una palma d’oro della furfanteria e dell’incompetenza ad uno dei governi dell’Italia postbellica potrebbe dar luogo ad ingiusti favoritismi. Non è che il governo Berlusconi non la strameriti, ma mi sembra difficile separare l’ouverture dal resto dell’opera, la rottura delle uova dalla frittata finale. Non saremmo a questo punto senza i ministri da discoteca e i collezionisti di monili da imbottitura del materasso. Sia lode alla CdL, dunque, per averci portato alle colonne d’Ercole della ribalderia, oltre le quali c’è il nulla verso cui nessun saggio navigatore vorrebbe dirigersi. Forse qualcuno si deciderà finalmente a girare il timone. Altrimenti, buon naufragio a tutti.
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