da Vincenzo Rocchino, Genova
La ragione mi fa credere che Il Presidente della Repubblica non voglia approvare la legge della vergogna; l’esperienza acquisita, invece, mi dice che lo farà Suo malgrado. Per il prossimo semestre, vorrei non essere italiano. Sapermi rappresentato in Europa, da un presidente del consiglio, sospetto mandante di corruttori di magistrati, e col relativo processo sospeso grazie ad una legge fatta a sua misura, mi umilia profondamente: la legge non è più uguale per tutti.
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