CARLO CARUSO, direttore del Parco Scientifico Biomedico dell’Istituto San Raffaele di Roma, a Giacomo Galeazzi che lo intervista per la Stampa sull’epidemia che ha costretto mille hostess a letto con tanto di certificato medico, spiega che i medici falsari non hanno via di scampo. Dice: “Sappiamo tutti che su 20 dichiarazioni 19 sono false”. E poi: “Se viene da me uno che dice di soffrire di improvvisi giramenti di testa, tachicardia, vertigini, difficoltà a dormire, senso di nausea, ho l’obbligo di prescrivergli una serie minima di accertamenti”. Ecco qui: se qualche hostess non sapeva bene quale malesseri denunciare, adesso ha l’elenco completo. Sia chiaro, non considero la malattia di massa una forma di lotta sindacale del tutto spregevole. Ma mi sarebbe piaciuto di più se qualcuno dei tachicardici insonni avesse annunciato che avrebbe devoluto a qualche malato vero la giornata di lavoro rubata.
CESARE PREVITI, il noto ex ministro della Difesa, ha così commentato, intervistato da Gianluigi Nuzzi per il Giornale, la richiesta di condanna di Ilda Boccassini: “La Boccassini ha solo rimestato nei miei affari personali in modo vergognoso e offensivo, gettando fango e veleni su anni di onorata e rispettabile carriera di avvocato di successo, per diffamarmi. Tutto qui”.
FURIO COLOMBO, direttore dell’Unità, è al centro spesso di grandi polemiche. Segno di vitalità. Ma ogni tanto il quotidiano dei Ds commette piccoli errori od omissioni. Come quando ha riportato il comunicato del Cdr del Corriere della Sera. Diceva il comunicato: “Il Cdr ha denunciato nella primavera del 2002 pressioni e intimidazioni riconducibili ad ambienti governativi sulla libertà del Corriere della Sera (L’aveva fatto anche per interferenze di precedenti governi)”. Sull’Unità la frase fra parentesi è saltata. Ah, che nostalgia di quei bei tempi in cui c’era un proto al quale dare la colpa di tutto.
Claudio Sabelli Fioretti
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