GIANFRANCO MICCICHE’, sottosegretario all’Economia, è il viceministro rimasto impelagato in una storia di droga. Come consumatore, intendiamoci. Reato minimo. Il reato diventerebbe un po? più grosso, perlomeno più imbarazzante, se fosse vero quello che si sospetta, e cioè che lui la droga se la faceva portare direttamente al ministero. E se fosse vero, sarebbe ancora più imbarazzante perché lui questo fatto lo ha sempre negato. Ha perfino negato di conoscere intimamente il suo eventuale fornitore, Alessandro Martello. Assumere droga, a mio giudizio, rientra nella sfera delle libertà individuali. Mentire, se si è amministratori pubblici, rientra nei comportamenti spregevoli. Chiedetelo a Clinton, chiedetelo a Nixon. Bene. Deposizione spontanea sotto giuramento di Micciché: ‘Io non ho mai frequentato il Martello al di fuori della campagnaelettorale’. Ed ecco uno dei tanti scambi di messaggini (Sms) tra i due. Micciché a Martello: ‘Mi chiami appena puoi, Ale’. Martello a Micciché:’?’. Micciché a Martello: ‘!’. Martello a Micciché: ‘?!?’. Micciché a Martello: ‘Suca’. Avete assistito a un clamoroso caso di scambio di messaggini a fini elettorali.
FLAVIO CATTANEO, il nuovo direttore generale della Rai, forse è il vero destinatario delle critiche di Marcello Veneziani, consigliere di amministrazione della Rai, per il continuo uso dell’inglese perfino nelle sigle delle varie branche dell’attività Rai (Rai fiction, Rai educational, Rei News, ecc.). Per Cattaneo ‘il lavoro è una mission’. E poi: ama ‘lavorare in team’. Wow! Micciché direbbe: ‘Suca’
TULLIO LANESE, presidente dell’associazione arbitri italiani, spiega che le giacchette nere diventeranno bianche. A me facevano già schifo colorate, figuriamoci bianche. Nello sport io sono conservatore. Odio quando cambiano i regolamenti. Per me il salto in alto dovrebbe essere sempre ventrale, gli sciatori da fondo dovrebbero fare sempre il passo alternato e il tie break è una cosa orrenda. Sono rimasto scioccato quando ho visto i giocatori di calcio pieni di pubblicità neanche fossero degli slalomisti e ho avuto una vera e propria crisi quando mi sono accorto che i tennisti stavano abbandonando il bianco per il colore. Ma gli arbitri bianchi no! Se ne incontro uno gli tiro una manciata di riso e gli attacco i barattoli dietro la macchina.
Claudio Sabelli Fioretti
Nessun commento.
Commenti chiusi.