da Primo Casalini, Monza
In certi casi, è meglio guardare il vocabolario. Traggo dal Palazzi-Folena, riguardo la parola podestà: 1. nei comuni medievali, il magistrato unico eletto fra i forestieri a garanzia di imparzialità, in carica da sei mesi a due anni, cui era affidato l’esercizio del potere giudiziario. 2. nel regime fascista, funzionario di nomina governativa, con funzioni di capo della amministrazione comunale. Della scelta di Cofferati riguardo alla candidatura a sindaco di Bologna si possono dire tante cose, pro e contro. Certamente, era più comodo accettare la presidenza dei DS o il collegio senatoriale a Pisa. E poi, proprio perché viene da fuori, non è coinvolto in tutti gli inciuci ed i litigi della bolognesità, che da più di dieci anni viaggia col freno a mano tirato. Qui si parrà la sua nobilitate. Credo che gliela farà, e sarà un vantaggio per Bologna. Meglio un cacicco che una fondazione: Veltroni, Bassolino, Illy e Chiamparino docent.
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