da Piergiorgio Welby
Chi non ricorda La maestrina dalla penna rossa? (…) Oggi che il Cuore non è più à la page, la nostra “educazione” è nelle mani dei Maestrini dalla penna blu. (…) Vogliono insegnarci come nascere: no con l’eterologa, no con la FIVET, no con metodi invisi all’oltre Tevere. Vogliono insegnarci a mettere su famiglia: o ci adeguiamo all’olografia da santino Ottocentesco o siamo fuorilegge. Vogliono insegnarci i loro vizi ma aborrono i vizi degli altri: un litro di Chianti in autostrada sì, una canna sul cesso di casa no! Vogliono insegnarci ad evitare la luganega ed il lardo di Colonnata in favore di mezza carota e una patata lessa. Insomma, non solo vogliono insegnarci a vivere…vogliono anche insegnarci a morire, senza il loro benestare non potremo lasciare, insalutati ospiti, la comune. (…) Questi Maestrini ignorano il dubbio, le doppie verità, il pensiero debole, la polisemia dei valori. Hanno menti robuste e monolitiche come i quarti posteriori di un cavallo normanno e tirano…tirano…con tutto il loro peso verso l’unica meta che conoscono: l’altura appagante di una cattedra dalla quale esercitare un potere qualsiasi. (…)
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