di Emanuele Macaluso (per Il Riformista)
Tre anni fa il “Giornale” si innamorò del pentito Siino, che prima aveva dileggiato, perché accusava l’ex segretario regionale del Pci, Gianni Parisi, di collusione con la mafia. E mostrava soddisfazione per il fatto che l’innominabile Procura di Palermo avvallasse quelle accuse. Le quali sono state, dalla stessa Procura, archiviate nel silenzio tombale del “Giornale”. Lo stesso foglio mercoledì, con un altro grande titolo in prima, annuncia che «i Ds hanno coperto un politico legato a Cosa Nostra». Il «politico» è Antonio Fontana, ex vicesindaco di Villabate (non è più nei Ds dal 1998), e a coprirlo sono Macaluso (io) e gli ex parlamentari Russo, Bacchi e Motta. A dirlo l’avvocato di Siino, Alfredo Galasso, del quale in altri momenti abbiamo letto sul “Giornale” le cose più truci: basta rivolgersi all’editorialista principe, Lino Jannuzzi. Io (e anche gli altri nominati) non ho mai avuto nessun rapporto con Fontana e spero che la magistratura vada sino in fondo per sapere come stanno le cose e sbugiardare il “Giornale”. Oggi mi preme sottolineare la coerenza di questo quotidiano, garantista della domenica (quando c’è da servire messa per Berlusconi e Previti).
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