da Serafino Brighenti, Sesto San Giovanni
Dopo l’ennesima figuraccia rimediata ancora una volta dall’attuale giunta del comune di Milano, presieduta da Albertini, il sindaco in slip, che per fare una bagnetto di 5 minuti nella piscina Scarioni, subito richiusa, ha speso in 13 anni 24 miliardi di lire dei contribuenti, c’è da tremare al pensiero di cosa succederà se e quando verrà inaugurato nuovamente il Teatro della Scala. Già mi immagino Placido Domingo inghiottito da una voragine apertasi nel pavimento del palcoscenico o l’impianto antincendio innaffiare gli esponenti del governo stipati nel palco reale o il famosissimo lampadario a gocce tremolare a ogni tram che passa all’esterno. Solo che la cosa avverrà sotto gli occhi del mondo intero. Il bello è che, anziché prendersela con gli uffici tecnici comunali, hanno accusato “una certa Milano che lavora male”. Forse che loro si considerino milanesi ariosi?
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