da Alessandro Ceratti
Caro Fraticelli, io trovo una contraddizione nella sua posizione. In una lettera ci richiama al realismo, in un’altra fa altissime dichiarazioni di principi decisamente velleitarie. Che cosa c’è infatti di più utopico e massimalista del costruire una società in cui a TUTTI è garantita la dignità di essere, in cui i politici chiamati a gestire la res publica sono competente strumento della loro carica, ecc. ecc.? Queste sono chimere, per trovarle bisognerebbe, come Astolfo, cavalcare l’ippogrifo e andare sulla luna. Detto questo, per coloro che hanno comunque deciso di essere ottimisti, mi sentirei di dare un consiglio elettorale: quando votate non badate troppo alle etichette. Così come ai tempi di Craxi il PSI non aveva più nulla a che fare con la nobilissima tradizione “di sinistra” di quel partito adesso i riformisti DS sono attestati su posizioni che farebbero impallidire i liberali di un tempo. Ricordate che quando votate DS state votando D’Alema e non Berlinguer.
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