da Marco Foraggi
Scrive Luciano Canfora: “uno dei retaggi più disgustosi della propaganda profusa al tempo della guerra fredda è il ‘fondamentalismo democratico’” (Critica della retorica democratica, Laterza 2002, pag.17). Ovvero questo distorta convinzione che i sistemi parlamentari rappresentativi siano la democrazia tout court. Al contrario di quanto appariamo convinti, i sistemi democratici parlamentari non sono così diversi da altri sotto l’aspetto della libertà di espressione: generalmente i regimi di qualsiasi tipo tollerano tutto, tranne la messa in discussione di sè stessi. Non si poteva parlar male del Pcus in unione sovietica o del partito fascista da noi, perchè erano essi stessi il sistema. Non si può mettere in discussione la “democrazia” nel mondo occidentale oggi. Magari i metodi repressivi sono diversi e meno violenti: siberia nel primo caso, olio di ricino nel secondo, ghettizzazione e silenzio nel terzo (in democrazia la violenza non serve perchè ciò che conta è il controllo dell’opinione). I risultati dal punto di vista della stabilità del regime però sono paragonabili. Ecco allora la nostra democrazia: da un lato Berlusconi. Dall’altro la “sinistra” (?) di Prodi, Rutelli… ecco dunque una bella oligarchia con i nuovi signorotti, inuovi nobili che si contendono ricchezza e potere. E qualcuno ha anche il coraggio di dare delle colpe a Fausto Bertinotti….
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