da Avv. Lina Arena
Un mio amico giornalista, non amato negli ambienti bene della mia città, ha lavorato per circa 5 anni in un’agenzia ANSA al posto del giornalista titolare dell’ufficio. Il mio amico percepiva uno stipendio di lire 150.000 mentre il titolare incamerava il proprio succulento stipendio senza lavorare. Il mio amico ha fatto causa all’ANSA ed al giornalista di vaglia. La sua domanda dovrà essere vagliata da un giudice formalista fino all’inverosimile e dovrà essere provata attraverso deposizioni di testi la cui memoria si rivelerà certamente labile. Un giudice del lavoro come Pagliarini, amico e sodale del comunista – raffinato radical chic – che risponde al nome di Oliviero Diliberto, farebbe al caso del mio amico. C’è solo una differenza non lieve: il mio amico non si chiama Santoro.
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