da Peppe Caporale
Sono dell’idea che gli ideali non siano mai superati. Per quanto ci si provi ad annullarli, essi fanno necessariamente parte di quella che alcuni chiamano coscienza. Non è detto che debbano essere applicati radicalmente ma che siano, comunque ed in ogni caso, sempre presenti come punto di partenza.. educazione e radici probabilmente cattoliche (ma comprese e non assorbite a pappagallo)… anarchismo libertario (e rifiuto del dogma)… non certo marxismo tout court o stalinismo nostalgico. Forse nostalgia (o, meglio, senso di mancanza) di una mai esistita e radicata morale. Questa sì che è obsolescenza. In pratica, politicamente parlando, ho sempre ammirato Andreotti: personalmente, però, io una morale ce l’ho. O, almeno, ci provo. Probabilmente non politica. Dobbiamo continuare a fare riferimento all’a-moralità di macchiavellica memoria? Sicuramente questa è la realtà dei fatti, mi perdoni se non ne sono felice.
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