da Franco Barone, Milano
Dalle “Lettere” a Il Foglio di oggi apprendo che “… nel silenzio generale della stampa, le Sezioni unite penali della Corte di cassazione ..hanno annullato…, la sentenza con cui la Corte d’appello di Palermo aveva condannato il Pres. dott. Corrado Carnevale per il delitto di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso….”. Scommetto che nessuno, nè dei magistrati che l’hanno inquisito, nè dei giornalisti che l’hanno dipinto come un criminale gli chiederà scusa: persino Francesco De Gregori l’aveva messo in una sua canzone, lamentando chi confondeva “..il diritto con il carnevale..”.P.S. per CSF: se credi che la democrazia sia in pericolo, allora “..scarpe rotte, eppur bisogna andar..”; ma sinchè parli a radio2 (dove ti ascolto con simpatia) e scrivi sul corriere (dei bellissimi articoli peraltro), non credo che il pericolo sia serio.
Quando si parla di regime la risposta è sempre che il fascismo era un’altra cosa. E’ vero: il fascismo era un’altra cosa (csf)
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