da Giuseppe Mariani, Milano
(…) Cosa succede quando la banca centrale riduce il tasso di sconto ? Le banche ordinarie (semplifichiamo le definizioni) riducono tutti i tassi: quelli che fanno pagare ai clienti ai quali prestano i soldi (non so se lo fanno veramente: non ho mai chiesto prestiti); quelli che esse stesse pagano ai clienti che depositano i soldi presso di loro (questo so per esperienza che lo fanno, e con la massima sollecitudine).E poi come va avanti la vicenda ? Succede che le banche il loro utile lo tirano sempre fuori dalla differenza fra i tassi che pagano e quelli che incassano. Chi si fa prestare i soldi, se è abile e avveduto, li fa fruttare con la sua attività e pure lui ne trae un utile. Resta il povero cristo, piccolo risparmiatore, titolare di somme troppo piccole per impiegarle in operazioni più redditizie, ma anche più rischiose, anche senza episodi come quelli descritti dal Corriere; quest’ultimo vede il suo sudato risparmio reso sempre più infruttifero, dalla famosa (o famigerata) manovra sul tasso di sconto, o addirittura falcidiato, dalle spese e commissioni che la banca gli accolla per ogni operazione che fa. (segue oltre le 500 battute)
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