da Vittorio Grondona
Ogni settimana contiamo sfiduciati le vittime degli incidenti stradali, peraltro sempre più numerose. Solo un anno fa qualcuno, che probabilmente per questo avrà pure ottenuto una promozione, ebbe la graziosa pensata di bbligare anche di giorno l’accensione dei fari sulle autostrade e su alcune superstrade. Tutti avevamo pensato, o meglio gli opinionisti dei media ci avevano fatto pensare, che un tale innovativo provvedimento fosse davvero l’uovo di Colombo e pertanto ci siamo accollatti di buon grado il relativo onere fiduciosi di ottenere come conseguenza una riduzione significativa degli incidenti. Ciò non è avvenuto, anzi i morti sono tristemente aumentati. Fra poco andrà in vigore il nuovo Codice della Strada con caratteristiche da fare rabbrividire anche il più corretto automobilista. Pare che il nuovo editto stia già ora procurando il terrore fra i sudditi. Non voglio però essere pessimista, anzi spero sinceramente che la nuova disciplina abbia il benefico effetto di fare trascorrere a tutti una serena domenica finalmente senza incidenti, perché sarebbe inaccettabile scoprire che, come sta succedendo per i fari, anche le nuove severissime regole procureranno il solo effetto di impinguare le casse delle amministrazioni pubbliche e delle scuole guida. Io credo che l’insegnamento dell’educazione, in questo caso di quella stradale, sia sempre più utile e fruttuosa del bastone, nonostante tutto!… E l’Europa? Si adeguerà a noi questa volta?
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