da Guglielmo Venturi
Nessun dorma l’ 11 giugno prossimo. Ci sarà l’ennesima udienza del processo Sme, in un’austera aula del palazzo di giustizia di Milano. Un’aula che istituzionalmente, per i processi che vi si svolgono, sprigiona angosce, miserie, drammi e spesso lacrime. L’ 11 giugno ci sarà invece una esibizione straordinaria. Il nostro presidente del consiglio ci ha formalmente promesso che quel giorno sarà presente e che ” ci sarà da divertirsi.” Se lo dice Lui, c’è da credergli. Non so perchè, ma questo divertimento popolare annunciato non riesce a rallegrarmi. Un processo per corruzione di giudici suscita in me inquietudine, umiliazione e vergogna, qualunque ne sia l’esito. Ed in questo quadro, la prospettiva di un divertimento prodotto da un monologo da cabaret mi provoca, scusatemi, conati e nausea.
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