da Pasquale Iacopino
Putin ricorda (“La Repubblica” – 25.5.03) che ai tempi dell’URSS i Beattles “erano molto amati e che la loro musica, molto popolare, era come una boccata di libertà.” Putin, come sappiamo tutti, era nel KGB non certo l’uomo delle pulizie; ma se anche lui anelava alla libertà e per assaporarla, virtualmente, all’epoca dell’URSS, ricorreva all’ascolto della musica dei Beatles, ed oggi, per gustarla, realmente, ha bisogno di stare a tavola con un mangia comunisti come Berlusconi: chi diavolo avrebbe tolto la libertà ai popoli dell’ex URSS? (…)
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