da Piergiorgio Welby
L’incipit della Costituzione d’Europa, elaborata dalla Convenzione di Bruxelles, rende omaggio a Tucidide che fu per la storia quello che Eraclito rappresentò nella filosofia. (…) Il secondo paragrafo cita “le eredità culturali, religiose e umaniste dell’Europa che, nutrita inizialmente dalle civiltà elleniche e romana, segnata dallo slancio spirituale che l’ha percorsa e le cui tracce sono presenti nel suo patrimonio, poi dalle correnti filosofiche dei Lumi, ha ancorato nella vita della società la sua percezione del ruolo centrale dell’essere umano e dei suoi diritti inviolabili e inalienabili”. Ecco una piacevolmente laica sorpresa: “il generico slancio spirituale” diventa una cornucopia che contiene “genericamente” tutte le religioni, mentre le radici greco-romane e l’illuminismo diventano i capisaldi di una società che dovrà confrontarsi con tutti i nuovi arrivati e con chi è in procinto di entrare nell’unione con il peso dei suoi settanta milioni di mussulmani.
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