da Guglielmo Venturi
Dopo il repulisti in Rai, si passa al regolamento dei conti con la carta stampata. Oggi tocca al Corriere della Sera, storicamente ” il quotidiano” del nostro Paese. Molto probabilmente verrà cacciato Ferruccio De Bortoli. Mi pongo due domande: perchè e con quale procedura? Il perchè: un direttore che annovera tra i suoi opinionisti di punta i vari Panebianco, Della Loggia, Merlo, Ostellino, e che ogni lunedì ci propina in prima pagina ” Il processo di Alberoni”, si è permesso di definire avvocaticchi la coorte di legali schierati a baluardo di Berlusconi e famigli, e di dichiarare che non ambisce ad assidersi al desco con Cesare Previti. Inaccettabile manifestazione di faziosità! La procedura: contro la volontà di Intesa Bci e di Unicredito, ma con l’ assenso di Romiti e Tronchetti Provera. Due tra i massimi esponenti di quel capitalismo italiano che recita giaculatorie in favore del liberismo economico, ma che sa bene che per sopravvivere ha bisogno come l’aria degli'”aiutini” di chi governa. Caro Tronchetti Provera, la castrazione della 7 e l’acquisto ad un prezzo esorbitante di una decotta Edilnord non sono ritenute corvés adeguate dal famelico signore feudale. Oggi De Bortoli. E domani?
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