da Paolo Beretta
Piu’ voci, anche in questo blog, si augurano che gli iracheni si difendano bene, anche se dalla loro parte c’e’ Saddam Hussein. Faccio fatica ad augurarmi un protrarsi di un conflitto che crea vittime civili ogni giorno. Pero’ un poco li capisco. Perche’ il rischio, enorme, nessuno l’ha ancora detto esplicitamente: che, da oggi, ognuno si sentira’ autorizzato ad usare una corda saponata dove gli fa comodo. Dopo gli americani in Iraq, magari i russi in Cecenia o i cinesi a Taiwan. Con questo conflitto, il poliziotto mondiale ha deciso che bisogna farsi giustizia da solo: Dio ci salvi dai suoi emulatori.
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