da Gianluca Freda
Una rapida vittoria americana non farà cessare il genocidio, ma anzi lo intensificherà. Sia in Iraq, dove non è difficile immaginare i connotati di una “democrazia” (quanto comincio a odiare questa parola) imposta da un protettorato USA; sia negli altri “paesi canaglia” che gli Stati Uniti decideranno via via, e a loro totale discrezione, di identificare e aggredire. Per questo anche se mi fa orrore – e giuro su Dio che non è retorica – devo ribadire: spero, contro ogni logica, che gli iraqeni si difendano, e si difendano bene, e usino tutto ciò che hanno per respingere questa feroce e ripugnante invasione del loro paese.
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