da Luca Serpieri
Natalino può avere torto o ragione a lamentarsi della censura di CSF ma non riesco proprio a capire l’intolleranza che alcuni manifestano nei suoi confronti invitandolo ad andarsene e a farsi il suo blog personale. Sembra proprio che qualsiasi manifestazione di dissenso, per quanto modesta e limitata, finisca per irritare sopra misura quelle persone, alle quali evidentemente piacerebbe di più un consenso unanime di staliniana memoria.
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