da Massimo Tommasini
Con gli ultimi provvedimenti presi, le Poste, su direttiva dell’esimio governo Berlusconi, sta affossando tutta la “filiera” della carta stampata che non sia il quotidiano venduto in edicola. Non è più possibile spedire per posta a tariffa agevolata alcun genere di rivista, e anche gli enti locali non potranno godere di alcuna agevolazione. Restano escluse dai provvedimenti delle poste, chissà perchè poi, solo le pubblicazioni religiose, comprese quelle cosidette “postulatorie”, cioè che sollecitano piccoli o grandi contributi in denaro. Giornalisti free-lance ma anche dipendenti, fotocompositori, grafici, fotografi, tipografi, cellophanatori, agenzie di direct mailing, agenzie pubblicitarie, agenzie editoriali piccole e medie che operano nel settore degli house-organ aziendali sono fortemente a rischio. Ma nessuno ne parla.
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