Salina 27 marzo 2003
ENDURING BRONZING
Assodato una volta per tutte che i gabbiani addestrati dal capo del molo non sono centinaia ma soltanto due, Jonathan e Livingstone, la nipotina Giulietta non è riuscita ancora a stabilire di quali prodezze siano capaci.Parlare non parlano, obbedire non obbediscono. Volano. Ma tutti i gabbiani del mondo riescono in questo esercizio, perfino il mio indimenticabile gabbiano camminatore che conobbi l’anno scorso sulla spiaggetta. La nipotina Giulietta sta partendo quindi resterà nel dubbio. Io resterò solo, nel mio esilio durissimo, costretto sulla sabbia, tutto il giorno, sotto il sole cocente, in quella tortura che qui chiamano Enduring Bronzing. Ieri, di fronte alle mie rimostranze, mi hanno fatto ingurgitare a forza due bicchieri di malvasia, rifiutandosi di fornirmi almeno un paio di piparelli. E come ennesima vessazione sono stato costretto a una marcia forzata sul sentiero che da Rinella porta a Lingua passando per la località Erbe Bianche dove un mio amico ha allestito una specie di piccolo rifugio privato per bivaccare con i molteplici nipotini.La marcia forzata ha prodotto anche l’orrenda visione di un tramonto sanguinolento fra Alicudi e Filicudi. La cosa si sta facendo insopportabile.
Claudio Sabelli Fioretti
PS. Fabrizio Rondolino, l’uomo che insieme a Claudio Velardi, si occupò dell’immagine di Massimo D’Alema (per questo non ha avuto ancora nessuna condanna esplicita ma prima o poi, se Dio esiste, qualcuno lo punirà), l’uomo che si inventò il servizio fotografico del Grande Max al timone della sua barca miliardaria, l’uomo che non riuscì ad evitare la gaffe sulle scarpe milionarie, l’uomo che portò il video del risotto dalemiano a Porta a Porta, l’uomo che fu costretto a dimettersi solo perché aveva scritto, nel suo romanzo, un paio di pagine un po’ spinte e non perché aveva tentato di trasformare un erede di Gramsci in un clone di Berlusconi, quest’uomo è un guerrafondaio. Ebbene sì. Ma anche spudorato. Leggere la Stampa. “E’ tempo di manifestare la propria solidarietà agli Stati Uniti”. E chi dovrebbe manifestarla? Martino? Ferrara? Clarissa Burt? No, sarebbe troppo facile. Sono i pacifisti che devono manifestare la propria solidarietà agli Stati Uniti invasori e bombardanti.Dice: “Una manifestazione di amicizia per gli Stati Uniti non sarebbe né potrebbe essere una manifestazione a favore della guerra”. Ah no? E perché? Perché anche se si è contrari alla guerra non si può assistere neutrali allo scontro, non si può essere equidistanti ma, al contrario bisogna schierarsi dalla parte della democrazia e della libertà. “E’ sciocco separare gli americani “buoni” dal loro governo “cattivo” come purtroppo qualcuno a sinistra si ostina a fare”. Va bene allora: tutti cattivi. Ma adesso chi glielo dice a D’Alema che si era messo un guerrafondaio in casa?
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