da Lorenzo Torricelli
Stefano era un ragazzo di trent’anni. Stefano non aveva fatto alcun male. Stefano sorrideva, aveva sogni e speranze. Viveva con la famiglia, lavorava, non era un criminale. Lo Stato lo ha assassinato per rabbia, per paura, per impotenza , per ignoranza. Perché chi sbaglia deve essere punito. Perché i diritti in Italia non esistono se non li puoi comprare. Stefano se ne è andato in silenzio, in una fredda cella d’ospedale, un lenzuolo come sudario: Stefano è stato torturato. Stefano è morto solo.Così questo paese da speranze ai suoi figli.Leonardo era un uomo di ottant’anni. Leonardo era un partigiano della Brigata Maiella. Leonardo aveva versato sangue per questo paese. Viveva solo, poveramente, in una casa non sua, senza parenti o amici. Lo Stato lo ha messo in prigione perche’ era troppo vecchio, troppo stanco, troppo noioso, perché qualcuno se ne prendesse cura. Leonardo aveva dato la Libertà all’Italia, l’Italia ha tolto la Libertà a Leonardo. Leonardo se ne è andato soffrendo e piangendo, in una gabbia di un metro e ottanta, un materasso come bara: Leonardo è stato torturato. Leonardo è morto solo.Così questo paese celebra i suoi eroi.
Ciao, Stefano e Leonardo, vittime dallo Stato Italiano.
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