da Vincenzo Rocchino, Genova
(…) ”…la prescrizione a favore di chi va? A favore del giudice che non riesce a dimostrare la colpevolezza.”(…) Questa mi sembra una grossa balla! Secondo me, la prescrizione ricercata, dimostra che, gli avvocati, temendo la condanna del cliente, tirano i tempi all’esasperazione con ogni mezzo; se poi il cliente è il premier, la cosa diventa assai più facile adducendo “il legittimo impedimento”. La prescrizione è sempre a favore dell’imputato e non può mai significare “assoluzione”. Non per niente il premier è alla disperata ricerca di una “prescrizione breve”, meglio se “lampo”.
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