da Piergiorgio Welby
Due siti anatomici erano stati già esaminati negli anni ’90, prima della partenza degli ispettori dall’Iraq, ,ma la risoluzione 1441 delle Nazioni Unite, la stessa che conferisce il mandato agli ispettori, ha permesso a H. Blix di localizzare il misterioso punto “G”. Il punto G deve il suo nome allo scopritore Grafenberg, ed è una massa piccola di tessuto della taglia di un fagiolo che si trova a circa 4/5 cm dalla vagina, nella parete superiore e più precisamente a mezza strada tra l’osso pubico e la cervice. Per una donna non è facile localizzare il punto esatto da sola a meno che non lo faccia da seduta, comunque, con l’assistenza degli ispettori dell’ONU, non è stato difficile trovarlo.
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