da Antonio Augusto Rizzoli
Egregio signor Sabelli Fioretti Ella mi ha pubblicato qualche giorno fa una lettera che io Le avevo inviato personalmente.Ora Ella mi pubblica in data odierna una lettera di precisazione, del tutto innocua, tagliandola e togliendomi le qualifiche professionali , senza neppure chiedermi il permesso.La Sua rubrica è interessante, ma debbo farLe rispettosamente notare che Ella sembra troppo disinvolto e sembra Ella ignori le regole di un giornalismo corretto.La prego, pertanto, di voler pubblicare questa mia e la mia lettera integrale altrimenti Ella mi costringerà a prendere adatte misure a tutela del cittadino. E’ giusto, infatti, criticare la TV ed altri Enti, ma il giornalismo fatto in questo modo , approssimativo , alla lunga, mi creda, non paga. Ho vissuto a lungo sia in Inghilterra che negli USA e la prassi giornalistica è assai diversa. La ringrazio e La saluto.
Caro Prof. dott. Antonio Augusto Rizzoli, Libero Docente in Fisiologia Umana, Professore a contratto all’Università di Brescia, Specialista in Neurologia, Psichiatria, Medicina del Lavoro, Medicina Legale, International Member of the American Psychiatric Association, Università San Raffaele, Milano, effettivamente, avendo indirizzato la sua lettera alla “signorina Sabelli”, dovevo capire che lei aveva le idee confuse. In ogni caso, visto che non ci conosciamo, visto che lei mi scrive, visto che non vuole che pubblichi le sue lettere, visto che è permaloso, visto che scrive lettere lunghe, la prego di astenersi dal continuarmi a scrivere. In cambio come da lei richiesto ho pubblicato le sue qualifiche professionali e qui sotto pubblico le fondamentali righe che avevo tagliato. Spero di aver con questo atto restituito il suo pensiero alla comprensione generale.“In sintesi guardo poco o pochissimo la TV e vado rarissimamente al cinema. L’immagine attualmente è in funzione della civiltà di massa (leggiamo ancora Elémire Zolla “Eclissi dell’intellettuale”)”
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