da Pier Franco Schiavone, Milano
Ho letto solo oggi la lettera di Alessandro Ceratti nella quale sostiene che essere ebrei significa appartenere ad una razza e non a un popolo, dato che quello ebraico manca di tradizioni e costumi comuni. A parte che in tal senso nemmeno quello italiano sarebbe un popolo, vorrei solo ricordare che Luca Francesco Cavalli Sforza, scienziato insigne, nei suoi bellissimi libri continua a sostenere che la razza non ha alcun fondamento genetico, non esiste cioè una razza, esistono solo popolazioni, ragion per cui ogni classificazione razziale è arbitraria, tanto che non siamo nemmeno in grado di dire quante razze ci sarebbero sulla terra. In altre parole le differenze tra le cosiddette razze umane sono paragonabili a quelle che si trovano tra gli individui appartenenti alla stessa razza. Se i razzisti comprendessero questo concetto non avrebbero più argomenti.
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