da Davide Cerulli
Sarebbe doveroso aggiungere che anche la “civile” Turchia, sulla difesa della quale si è divisa la Nato e si frugano le tasche gli Usa, non è proprio il massimo in quanto a trattamento dei curdi (ricordate un certo Ocalan?), eppure nessuno si sogna di proporre interventi, embarghi, esili, anzi siamo tutti in attesa di accoglierla nell’Unione Europea. Ciò che mi indispettisce in determinati atteggiamenti da parte dei favorevoli all’intervento è proprio questa sorta di distinguo, mirata più a zittire movimenti e movimentisti, in una sorta di rimprovero astioso, piuttosto che addurre prove di un favore popolare (quale può essere per l’appunto quello degli esuli iracheni).
Nessun commento.
Commenti chiusi.