da Alessandro Ceratti
Io non credo che il motivo per cui l’Iraq è sotto mira sia il suo petrolio. La produzione di petrolio nel mondo è più che sufficiente e il prezzo attuale è assolutamente sopportabile anche da economie che divorano energia come quella USA. Semplicemente il petrolio è un ottimo pretesto. Tutti sono convinti che sia la “vera” causa della guerra, non solo i pacifisti ma anche larga parte dell’opinione pubblica statunitense che la sostiene. Sì, certo: il terrorismo, ma poi c’è anche l’aspetto economico-petrolifero, cinico ma pragmatico che finisce di convincere gli incerti della middle-class. E invece è una grande balla (si consiglia lo studio accurato dei dati sulla produzione e sulle riserve petrolifere per rendersene conto). Il punto è che ormai gli arsenali dell’esercito americano sono ricolmi. In qualche modo devono essere svuotati in modo da poter di nuovo essere riempiti. In modo che i grandi elettori dei presidenti americani possano continuare a fare i loro lucrosissimi affari. […]
Nessun commento.
Commenti chiusi.